mercoledì 2 ottobre 2019

PIAGET



Uno studioso che si interessò particolarmente alla tematica del gioco è Piaget,il quale si interessò del gioco simbolico.



Piaget definisce questa fase,che va dai 2 ai 6 anni,come stadio pre-operatorio.
Il bambino inizia a maturare,a pronunciare le prime parole.Le principali manifestazioni dello stadio pre-operatorio sono l’imitazione differita, il gioco simbolico e la presenza del linguaggio. 
   Il gioco durante lo stadio pre-operatorio
.Per Piaget esso implica la capacità del bambino di agire come se al di fuori del contesto normale e la capacità di utilizzare oggetti in sostituzione di quelli reali per esempio usare una scatola per simulare un telefono oppure un ferro da stiro, oppure una sedia per una macchina. Implica  la capacità del bambino di mettere in scena azioni seguite da altri e l’abilità di collegare schemi di azioni differenti in sequenze tematiche correnti, dare cioè una sequenzialità a quello che sta facendo.In questo stadio pre-operaorio il bambino grazie all’ indipendenza motoria che via via aumenta sente l’esigenza di trasformare l’oggetto in un compagno di vita, un partner metacognitivo al passo con lui e la sua crescita.

venerdì 27 settembre 2019

Perchè il gioco come momento indispensabile?

Ogni bambino naturalmente gioca perchè prova una sensazione di benessere,riesce a liberare la propria mente da contaminazioni esterne e ha inoltre la possibilità di scaricare la propria instintualità ed emotività. Ecco perchè dovremmo imparare dai nostri bimbi a giocare e a ritrovare cosi,un pò della loro serenità e spensieratezza. Ma ci chiediamo davvero perchè il gioco è cosi importante per il bimbo che lo attua? Forse non ne siamo consapevoli ma l'attività ludica comporta una serie di benefici per il nostro bambino sia a livello fisico,che soprattutto a livello psichico.L'attività creativo-ludica svolge un ruolo importante nello sviluppo del bambino poichè incentiva lo sviluppo intellettivo in quanto il gioco stimola la concentrazione,l'attenzione,la capacità di confronto e la memoria,oltre che il momento di svago,piacere e divertimento.Il gioco è una condotta spontanea,un'occupazione volontaria liberamente scelta dal soggetto poichè il gioco può essere sempre proposto ma mai imposto perchè lo si fa esclusivamente per il puro piacere di farlo. Giocando i bambini pensano,rimurginano,provano,sbagliano,imparano e si misurano a modo loro con le scoperte,le difficoltà e le emozioni che incontrano nella vita quotidiana. E' bene sapere che la disposizione ludica intesa come curiosità e impulso a esplorare è innata ma la capacità di giocare si apprende nel contesto sociale.
Attraverso il gioco il bambino può conoscere,comprendere,interiorizzare ogni nuova esperienza ed è in grado di interpretare i propri desideri. L'attività ludica ricopre importanza anche per quanto riguarda la socializzazione,non solo da un punto di vista socio-emotivo,ma bensi come strumento che permette al bambino di conoscere,di controllare e gestire le frustrazioni che vengono sollecitate dalla vita sociale,dai rapporti con gli altri e quindi comprendere i propri bisogni soggettivi e mediarli con quelli altrui. Tramite il gioco il bambino esercita le abilità fisiche,manipola oggetti,affronta le sfide che gli si pongono attraverso la sperimentazione di nuovi materiali,legge libri,ascolta storie,canta con i compagni in coro ma soprattutto impara gradualmente a conoscere il mondo circostante grazie all'uso di tutti i cinque sensi. 

Basti pensare al tatto..  un gioco che ottiene molto riscontro riguarda la manipolazione dell'argilla. 
Essa è un'esperienza manipolativa libera e autonoma e attrae i bambini in quanto si lascia modellare con facilità e si può trasformare in diversi modi : si può utilizzare in forma solida,in polvere,o liquida; al tatto essa si presenta fredda ma manipolandola si scalda e infine tramite l'azione dell'acqua si scioglie e all'aria si asciuga. L'attività di manipolazione non è incentrata sul prodotto finale ma al contrario sulla possibilità di sperimentare il piacere di fare e disfare. I bambini possono compiere numerose azioni per entrare in contatto con l'argilla : toccare,staccare,graffiare,premere,plasmare,affondare le dita.. e ad ogni modalità corrisponde un modo diverso di usare le mani e quindi di accrescere le competenze motorie,cognitive e creative. Spesso,ai bambini vengono consegnati dei materiali naturali(foglie,rami,gusci di noci) per incentivare e stimolare la loro creatività nel creare oggetti a loro immaginazione. E' bene che l'educatrici si discosti da ogni commento "che bravo"/"bravissimo" ma si focalizzi sul domandare al bambino "che cosa è questo?" poichè cosi il bambino si allena a descrivere e a esprimere ciò che ha lui stesso realizzato.
Inoltre con l'argilla a volte si propone anche l'uso della tempera mischiando un po di una e un po dell'altra.


 L'attività delll'argilla si può proporre anche in spazi aperti in quanto è possibile dipingere sui muri e sui pavimenti poichè essa poi si rimuove velocemente semplicemente con l'acqua. Un'altra attività interessante da effettuare con l'argilla è quella di fornire ai bambini oggetti quali per esempio chiavi o bottoni per poi capire come questi lasciano le impronte e tracce sull'argilla. Lavorare con l'argilla stimola una serie di benefici principalmente perchè tramite la sua manipolazione si esprimono idee/emozioni che non si riescono a manifestare verbalmente. I bambini purtroppo oggi hanno poche occasioni di giocare con materiali non strutturati(sabbia,farina,terra,acqua) e per questo è importante dar loro la possibilità di vivere queste esperienze polisensoriali.




mercoledì 25 settembre 2019

Il gioco

Benvenuti nel mio blog


Quanta importanza si attribuisce al gioco?
Il gioco è un momento fondamentale nella vita di ciascun bambino ed è una tematica da non sottovalutare. Attraverso questo blog,vorrei riflettere su quali siano le tipologie di gioco più utilizzate dai bambini e quali competenze e progressi il bambino può apprendere attraverso il momento ludico.


"E' attraverso il gioco che il bambino incomincia a comprendere come funzionano le cose,che cosa si può fare o non si può fare con determinati oggetti e grossomodo perchè,mentre giocando con altri bambini si rende conto dell'esistenza delle leggi del caso e della probabilità e di regole di comportamento che vanno rispettate. Ma la lezione forse più importante che viene appresa dal gioco è,che,anche se si perde il mondo non crolla" 
                                                                                                                    (B.Bettelheim)